27 Mag Assortimenti, quali scenari ?
Ormai non possiamo più fare a meno di pensare alla realtà post covid e quindi cavalcando l’onda la riflessione che mi gira per la testa in questi giorni mi porta alla domanda: come cambierà la gestione degli assortimenti concordati ? esisteranno ancora i cluster (molto spesso misteriosi) o assisteremo ad un ulteriore frammentazione in favore della offerta di prodotti locali o a km zero ?
Per contro i sistemi attuali di gestione sapranno adattarsi in tempo e con agilità alle nuove esigenze ?
Dal mio personale punto di vista credo che i fattori principali che determineranno il cambiamento o meno dell’offerta, in prima battuta, dipendano più dalla proprietà che dai format.
Per ciò che riguarda i format invece, i Punti Vendita di vicinato adotteranno una situazione mista dove a fronte di un assortimento definito di referenze captive dovranno necessariamente offrire un assortimento più local e personalizzato. Tutto ciò per cercare di essere attraenti verso i nuovi Shopper conquistati durante la quarantena.
I Superstore manterranno le logiche attuali magari con una revisione in termini di razionalizzazione degli assortimenti, più prodotti essenziali e basici e tanta innovazione per recuperare valore. Ritengo possano rappresentare il principale competitor per i format più grandi ovvero gli Ipermercati che, al netto di alcune situazioni consolidate, saranno soggetti a importanti ristrutturazioni che riguarderanno tutto il contesto del Centro Commerciale in un ottica di ShowRooming e/o WebRooming.
La partita in termini di Assortimento Concordato si giocherà sui formati intermedi, i Supermercati “vorrei ma non posso”, quelli che non sono Superette ma nemmeno SuperStore. Credo che assisteremo a comportamenti differenti tra chi è radicato nel territorio a livello locale e chi ha una rete Nazionale, tra chi può contare su una numerica di punti vendita importante e chi no; tra chi ha una clientela più fidelizzata e chi meno; ho l’impressione che potrebbe essere il format più soggetto a variazioni e mi auguro anche sorprese in positivo, confidando molto sull’attitudine marketing delle Insegne che dovranno sfruttare al meglio questa situazione.
Alla luce di questo scenario, l’attività di chi presidia il punto di vendita potrebbe offrire nuove opportunità e lasciare qualche spazio alle iniziative locali, di sicuro la conoscenza dei piani sarà fondamentale per fornire una base solida sulla quale sviluppare la propria attività.
La condivisone della conoscenza sarà l’elemento chiave del processo a patto che sia strutturata privilegiando l’efficienza e la sintesi in modo da fornire informazioni dirette e propedeutiche alla attività locale.
I sistemi e i processi dovranno essere agili, basati su parametri variabili di volta in volta in funzione delle mutate esigenze e sicuramente aperti e connessi in modo da inserirsi facilmente in un contesto informativo già esistente scambiando informazioni con gli altri sistemi.
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