05 Mar Realtà aumentata e il merchandising: i benefici
La realtà aumentata permette di incrementare e di migliorare – tramite l’interazione uomo-tecnologia – una serie di azioni che vengono regolarmente svolte ogni giorno.
La sua applicazione nel campo del merchandising è in grado di produrre un arricchimento delle percezioni grazie all’impiego di software innovativi che consentono di ottenere preziose informazioni sensoriali durante l’attività quotidiana di presidio del punto vendita, in fase di reperimento dati, supporto e analisi di dati.
A seconda del tipo di tecnologia impiegata, quindi, sarà possibile effettuare una visualizzazione più accurata e dettagliata dell’ambiente, incrementare le percezioni dei suoni o ancora comandare a distanza strumenti tecnologici come smartphone, tablet o altro. I vantaggi sono indiscutibili.
Oggi questi strumenti (smartphone e tablet) contengono nei loro database una miriade di informazioni per quanto riguarda le promozioni, le nuove referenze, gli obiettivi e i parametri qualitativi utili per effettuare verifiche in tempo reale della situazione a scaffale.
Un sistema che interagisce attraverso l’immagine e ne evidenzia le aree deboli e forti permette allo Store Account di accelerare i tempi di analisi e di individuazione delle eccezioni sulle quali agire. La realtà aumentata consente, dunque, di ridurre sensibilmente i tempi e i costi di raccolta, spedizione ed elaborazione dei dati relativi agli store-check e di comprimere l’intervallo temporale che intercorre tra il momento di rilevazione dei dati e quello in cui questi dati supportano le decisioni strategiche. Organizzare, storicizzare e rendere disponibili alla consultazione via web le fotografie e i dati rilevati nei punti vendita diventa così l’attività di routine con la realtà aumentata.
Foto di Oleg Magni da Pexels